Il documentario propone una lettura del mutamento sociale in atto attraverso la descrizione dei momenti salienti della giornata di Giuseppe, un pastore che vive e opera alla periferia di Nuoro e che quotidianamente si confronta con il traffico automobilistico e le rigide regole della città per poter raggiungere, con il suo gregge, il vicino pascolo. Il documentario, tenta di comunicare, da un lato, l’ultimo sfumare dei valori di un mondo pastorale e, dall’altro, il senso dell’attaccamento di Giuseppe alla sua realtà di pastore.
La città, immemore, gli contende il suo diritto ad essere se stesso, di continuare a vivere dove è sempre stato, con i suoi ritmi.
Dalle immagini e dalle stesse parole di Giuseppe – ora pastore simbolo di una realtà forse già scomparsa - emergono le contraddizioni, vissute pacatamente e con spunti di un’amara ironia, che è filosofia antica.