A 50 anni esatti dalla sua travagliata uscita, questo film di montaggio che ricostruisce cosa è stato il fascismo, viene riproposto al pubblico in un prezioso cofanetto, corredato da un booklet di 65 pagine e da numerosi extra. Presentato per la prima volta alla Mostra del cinema di Venezia, All’armi siam fascisti! fu congelato poi dalla censura, soprattutto perché mostrava la connivenza tra la Chiesa e il fascismo, arrivando nelle sale solo nella primavera del 1962, suscitando incidenti in numerose città, ma diventando – al contempo – campione d’incassi a dimostrazione che l’interesse suscitato da questa pellicola dichiaratamente “antifascista" – che evidentemente toccava un nervo ancora scoperto della società italiana – fu subito altissimo.